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Veneta Massetti: Riscaldamento a pavimento per parquet

Veneta Massetti opera in tutta Italia e all’estero proponendo lavori di qualità riguardo la realizzazione di massetti civili, industriali, esterni e interni, realizzando anche il riscaldamento a pavimento per parquet.

Parquet e riscaldamento a pavimento sono un binomio perfetto se si scelgono le essenze giuste e si adoperano tutti gli accorgimenti del caso.

Non tutti sanno infatti che gli impianti radianti possono essere utilizzati anche per il riscaldamento a pavimento per parquet.

Il riscaldamento a pavimento è uno dei migliori sistemi per scaldare la casa, capace di intiepidire gli spazi con un notevole risparmio energetico e di rendere l’atmosfera più accogliente soprattutto se accompagnato da un pavimento in parquet.

In passato, vi erano molti dubbi sull’idoneità di un materiale come il legno per questo specifico impiego, ma recentemente diversi studi provenienti dai Paesi del Nord Europa hanno dimostrato che il parquet è perfettamente compatibile con il riscaldamento a pavimento.

È stato provato, infatti, che il legno irradia il calore al pari di qualsiasi altro elemento di pavimentazione.

Grazie al suo elevato potere isolante, il legno impedisce il contatto diretto con il calore emesso dai pannelli radianti, ma permette una piacevole sensazione di tepore anche se si cammina scalzi sul pavimento; grazie a questa caratteristica, il parquet consente una diffusione uniforme del calore su tutta la superficie e garantisce un tasso di umidità atmosferica relativa più adatto alle esigenze abitative.

Il trucco di Veneta Massetti per un ottimo risultato nella posa del riscaldamento a pavimento per parquet?

Adottare alcuni semplici accorgimenti nella fase di realizzazione.

VENETA MASSETTI: RISCALDAMENTO A PAVIMENETO PER PARQUET

  • Disporre i tubi a una distanza non superiore ai 10 cm
  • Attivare l’impianto di riscaldamento prima della posa del parquet avendo cura di aumentare gradualmente la temperatura fino a raggiungere i 20-25°C per un periodo di circa 15 giorni consecutivi
  • Dopo questa fase, riabbassare la temperatura – sempre gradualmente – fino allo spegnimento dell’impianto.

Le tecniche di posa più adeguate per un corretto impiego per il riscaldamento a pavimento per parquet sono sia l’incollaggio sia la posa flottante, ossia tramite un materassino o una barriera vapore idonei alla trasmissione del calore, evitando di lasciare camere d’aria fra il massetto e i listini di parquet.

Particolarmente idonei a essere impiegati come copertura di un sistema di riscaldamento a pavimento sono i parquet a due strati che risultano notevolmente stabili poiché meno soggetti alle alterazioni di temperatura e umidità proprio per merito della loro struttura.

Tra le specie di legno più adatte per il riscaldamento a pavimento vi sono: rovere, teak e merbau.

Bastano pochi ma chiari accorgimenti in relazione alle variabili di scelta per poter posare il parquet con il riscaldamento a pavimento. Scegliere di creare un effetto naturale e raffinato, risparmiando in termini di energia ed efficienza.

Affidati agli specialisti del massetto dal 1996

Massetti per esterni: Norma UNI8627 e Codice Buona Pratica Massetti

Il massetto non è mai a sé stante nella realizzazione di un edificio ma deve per natura, inserirsi un un contesto preciso con caratteristiche e destinazioni d’uso complesse.

Quando si realizza un massetto bisogna preoccuparsi di verificare e rispettare le condizioni in cui si inserisce.

Per esempio, una delle situazioni in cui il massetto deve adattarsi è il terrazzo: una superficie calpestabile esterna collocata sopra ad un vano.

Il terrazzo infatti è una tipologia diffusa ma complessa e tavolta critica: il 50% del contenzioso edile nasce proprio per questioni legate ad una progettazione non eseguita correttamente.

Massetti per esterni: la norma UNI8627

Per la stratigrafia del terrazzo, bisogna fare riferimento alla norma UNI8627, la quale fornise le linee guida di tutti gli strati/elementi presenti in questa costruzione: pendenza, barriera a vapore, elemento termoisolante ed elemento di tenuta.

Riguardo la pendenza, la norma prevede per le coperture piane che sia inferiore o uguale al 5%, in modo da garantire il deflusso delle acque piovane attraverso gli scarichi.

E’ raccomandato comuque non scendere mai sotto i valori di pendenza compresi tra l’1 e l’1,5%, per evitare il pericolo di ristagni d’acqua che comprometterebbero funzionalità e durabilità di tutto il sistema.

Per rendere una copertura piana “vivibile” e trasformarla in “terrazzo”, si posa solitamente una pavimentazione (come la piastrella) in adesione.

Quest piastrella però non può essere incollata all’elemento di tenuta, bisogna realizzare un supporto, che sarà proprio il nostro massetto.

Prima di posare il massetto, la normativa indica di posizionare uno strato “fondamentale” e migliorativo, denominato strato di drenaggio e protezione.

Questo strato si occupa di proteggere l’elemento di tenuta della copertura da forature e da abrasioni, drenando l’eventuale acqua che può penetrare dal massetto. La stessa acqua che nel tempo potrebbe danneggiare altamente il massetto (in inverno, ad esempio, se l’acqua rimane all’interno, può gelare e rompere il massetto e quindi la piastrella.)

Vi è anche un altra norma che richiede il drenaggio e la protezione: UNI11493-1, riguardo la posa delle piastrellature ceramiche a pavimento.

Massetti per esterni: Il Codice di Buona Pratica

Anche il Codice di Buona Pratica per i Massetti redatto da CONPAVIPER, prevede l’inserimento dello strato drenante a protezione dell’elemento di tenuta e allo stesso tempo del massetto.

In esterno, l’unico nemico da cui difendersi è la presenza di acqua stagnante presente nel sistema e la nostra difesa è costituita dallo strato di drenaggio e protezione.

Se hai bisogno di massetti per esterni o interni a regola d’arte per pavimentazioni civili, industriali, interne o esterne, affidati a Veneta Massetti, da più di 20 anni siamo gli specialisti del tuo massetto e delle tue pavimentazioni.

Massetti galleggianti perfetti con Veneta Massetti

Veneta Massetti per migliorare esponenzialmente l’isolamento ai rumori da impatto occorre inserire in stratigrafia, preferibilmente tra massetto in sabbia e cemento e tutte le strutture al contorno, un materiale con caratteristiche elastiche in grado di smorzare la trasmissione delle vibrazioni. In tal modo si creerà un “massetto galleggiante”. Una massa flottante che, se ben realizzata, attutisce in modo significativo i rumori trasmessi tra ambienti.

Esistono in commercio differenti tipologie di materiali che assolvono a questa funzione. Gomme, polietileni, fibre, materiali naturali, riciclati, accoppiati, ecc. Lo spessore generalmente varia da pochi millimetri ad alcuni centimetri ed il materiale isolante può quindi presentarsi sotto forma di rotoli o di pannelli. La scelta del prodotto dipende da diversi fattori. Oltre agli aspetti economici si aggiungono la prestazione che si intende raggiungere in cantiere, la valutazione degli spessori a disposizione e la semplicità di posa in opera. Quest’ultimo in particolare è un argomento da non trascurare come si vedrà nel paragrafo successivo. Ai materiali da stendere a pavimento sono associati generalmente accessori per realizzare il risvolto verticale, necessario per de solidarizzare il massetto dalle pareti laterali. Anche questo particolare deve essere realizzato con cura per non vanificare l’isolamento complessivo.

La realizzazione di un massetto galleggiante contribuisce positivamente anche all’isolamento ai rumori aerei e all’incremento dell’isolamento termico del solaio. La massa flottante infatti riduce la trasmissione di vibrazioni e lo strato isolante elastico, anche se di pochi millimetri, ha generalmente valori di conduttività che determinano una riduzione della trasmittanza della partizione. Ovviamente, a parità di materiale, l’aumentare dello spessore dell’isolante anti calpestio determina un incremento dell’isolamento termico.

Veneta Massetti per ottenere adeguate prestazioni sono fondamentali le caratteristiche dei massetti che si vanno ad utilizzare. L’adozione di massetti di tipo alleggerito infatti può migliorare sensibilmente l’isolamento termico della stratigrafia. D’altro canto strutture troppo leggere possono intaccare le prestazioni di isolamento acustico. Il materiale elastico infatti deve essere caricato con una massa adeguata per funzionare correttamente.

Sono in commercio anche massetti alleggeriti per i quali vengono certificate prestazioni di abbattimento dei rumori da calpestio. In alcuni casi tali prestazioni vengono pubblicizzate anche associando ai massetti dei materiali isolanti anti calpestio. In questo caso l’adozione di un prodotto piuttosto che un altro dipende sensibilmente dai risultati che si vogliono ottenere in opera in relazione anche alla capacità di posa dell’impresa costruttrice.

Generalmente, come già indicato in precedenza, si preferisce utilizzare massetti alleggeriti al di sotto dello strato elastico e massetti “pesanti” ovvero composti da sabbia e cemento, come supporto alla pavimentazione.

La presenza di un sistema di riscaldamento a massetto radiante in genere consente di avere solai con buone prestazioni di isolamento termico ma livelli di rumore da calpestio da verificare. Questa tecnologia infatti viene solitamente realizzata posizionando uno strato di materiale isolante termico (di frequente pannelli in polistirolo) al di sotto dei tubi di riscaldamento. Tale materiale consente di limitare le dispersioni di calore ma, se non è del tipo elasticizzato, non smorza in modo adeguato la trasmissione di vibrazioni nella struttura. È pertanto opportuno posare al di sotto del materiale isolante termico uno strato di materiale elastico.

massetti ad alta conducibilità termica

Massetti ad alta conducibilità termica

Si possono trovare tante tipologie di massetti ad alta conducibilità, in presenza ad esempio di sistemi di riscaldamento o raffrescamento a pavimento e in ambienti che necessitano di uno spessore sottile.
Tra questi troviamo anche il massetto ad alta conducibilità termica a ritiro controllato e asciugamento medio-rapido del sottofondo.

Gli elementi che compongono la curva granulometrica rendono questo materiale molto diffuso nel campo dell'edilizia e sono:

Inerti puri di varia pezzatura;

Leganti e additivi specifici;

Fibre.

Proprio queste ultime hanno la funzione di migliorare le prestazioni meccaniche del massetto permettendo una più rapida, costante e uniforme distribuzione del calore, con benefici immediati in termini di efficienza dell'impianto e di risparmio energetico.
Il massetto ad alta conducibilità termica vanta numerose caratteristiche, tra le quali:

Una più rapida e ben distribuita azione termica del calore nel massetto;

Una maggior efficienza dell'impianto e miglior comfort abitativo;

Tempi di asciugatura del massetto medio-rapidi;

Stabilità dimensionale con capacità antiritiro del massetto.

Massetto Autolivellante

Massetto Autolivellante

Che cos'è un massetto autolivellante?

Per realizzare un massetto autolivellante si utilizzano vari prodotti che vengono confezionati in cantiere grazie a degli speciali camion dotati di mescolatori e pompe. La miscela verrà poi pompata al piano di posa nei vari locali.

Da cosa è composto un massetto autolivellante?

Ci sono di varie tipologie di massetto autolivellante, ma fondamentalmente si tratta di una miscela di leganti (anidrite ) oppure (cemento). A queste due componenti vengono aggiunti degli additivi, necessari a mantenere fluido il prodotto, e perciò in grado di livellarsi. I due componenti inoltre, favoriranno l'indurimento, la resistenza di carico e la resa termica.

Perchè il massetto autolivellante?

PIÙ VELOCE

La malta autolivellante liquida rende la realizzazione del massetto più facile e veloce; anche il pompaggio e la distribuzione nell'area da posare, avvengono con maggiore semplicità.La realizzazione del massetto è quindi molto più veloce di un massetto tradizionale in sabbia e cemento.

PIÚ LEGGERO

Il massetto autolivellante a base di Anidride oltre ad essere più veloce da posare e anche più leggero di un massetto tradizionale. Per questo motivo si presta ad essere utilizzato quando si interviene su abitazioni molto vecchie in cui i solai non hanno grandi portate.

MINORE SPESSORE

Il massetto autolivellante in certi casi, può essere realizzato con uno spessore di 3,5 cm.

Un massetto tradizionale in sabbia e cemento necessita invece di essere additivato per avere spessori inferiori a 4 cm. Inoltre, qesta tipologia di massetto, necessita di una barriera la vapore prima di poter essere posato

► La superficie del massetto va carteggiata con una carta abrasiva di grana adeguata in modo da togliere lo strato superficiale.

► L'intera superficie del massetto va poi trattata con un promotore di adesione (primer) compatibile con l'autolivellante e con il collante che verrà utilizzato per l'incollaggio del pavimento.

- l'autolivellante, che sia a base cementizia o a base anidrite, non può essere usato in tutte le condizioni. Non è possibile infatti creare pendenze ed inoltre non ha resistenza all'umidità. Perciò, l’esecuzione di docce in opera, marciapiedi, terrazzini, dovranno essere eseguiti con un massetto tradizionale.

Questo per l'utente finale dovrà far intervenire più volte operatori che andranno ad eseguire massetti di diversa tipologia.

Costo del massetto autolivellante

Il costo finito di un massetto varia in rapporto ai metri quadrati da realizzare, dal tipo di prodotto, dallo spessore e dalla difficoltà del cantiere; vanno poi sommati e ammortizzati i costi di trasporto e dell'intervento:

Massetti certificati in opera ad alta resistenza

Massetti certificati in opera ad alta resistenza

Veneta Massetti è specializzata nella realizzazione di massetti di alta qualità e ad elevata resistenza nell’edilizia sia civile che privata. Nelle costruzioni commerciali e del settore terziario in generale, le pavimentazioni vengono sottoposte a volumi e carichi di lavoro mediamente alti. La nostra forza, oltre alla competenza, sta nel garantire i tempi di posa che spesso in caso di attività commerciali già avviate devono essere rapidi e flessibili.

I massetti per la posa pavimenti di Veneta Massetti, insieme agli altri elementi e strati funzionali che costituiscono il supporto, garantiscono la funzionalità del sistema di pavimentazione e collaborazione per lo svolgimento delle funzioni progettate.

A lavoro ultimato, viene rilasciato un attestato di prova con relativa certificazione del massetto posato.

Massetti in sabbia e cemento

Massetti in sabbia e cemento

Il massetto garantisce un supporto idoneo alla posa della pavimentazione assicurando un’adeguata resistenza della pavimentazione nel tempo. Per essere idoneo alla posa dei pavimenti, il massetto deve avere la corretta resistenza meccanica e uno spessore adeguato. Non solo, deve presentarsi compatto ed omogeneo in superficie in tutto il suo spessore, stagionato, privo di fessurazioni, pulito (in quanto lo sporco e qualsiasi materiale presente sulla superficie del massetto potrebbe compromettere l’adesione alla pavimentazione), asciutto, planare e liscio.

Il massetto può essere posato su sottofondi in alleggerito, su soletta in calcestruzzo o su pannelli radianti, con l’eventuale interposizione di uno strato di scorrimento. Il massetto può essere posato non armato o armato con rete elettrosaldata, metallica o in fibra, al fine di ripartire i carichi verticali che gravano su di esso. La corretta posa dei pavimenti prevede anche l’inserimento di adeguati giunti o intagli, volti a frazionare la superficie del manufatto.

Acustica

Acustica

L'acustica ha lo scopo di fronteggiare il disagio acustico che affligge la maggior parte delle abitazioni cittadine. Pone l'accento sull'insonorizzazione dei fabbricati sia in fase di progettazione che di ristrutturazione.

La stratificazione del pavimento è composta da: soletta di varie tipologie e spessori, massetto leggero, materassino anticalpestio e fascia perimetrale volti ad ottenere un perfetto isolamento acustico. La nostra azienda utilizza esclusivamente prodotti dalle elevate proprietà fonoisolanti con l'intento di rendere confortevoli tutte le abitazioni.

Tipologie Di Massetti

Tipologie di Massetti

A seconda della loro stratigrafia, i massetti possono essere suddivisi in 4 tipologie di massetto:

► MASSETTI INSONORIZZATI

► MASSETTI GALLEGGIANTI

► MASSETTI ADERENTI

► MASSETTI RADIANTI(standard)

I massetti insonorizzati

Questa tipologia di massetti viene realizzata interponendo tra il massetto ed il supporto, uno strato separatore orizzontale e posizionando lungo il perimetro delle pareti e intorno ai pilastri uno strato di materiale acustico. Il massetto posato al di sopra dello strato separatore acustico deve essere armato di rete zincata e il suo spessore non deve essere inferiore a 35 mm.

I massetti galleggianti

Viene definito galleggiante un tipo di massetto desolarizzato posizionato su uno strato di isolamento termico, acustico o barriera a vapore con l’obiettivo specifico di rispettare le normative.

I massetti aderenti

Nel caso in cui, a causa del ridotto spessore disponibile, non sia possibile realizzare un massetto insonorizzato, è utile eseguire il massetto in aderenza alla soletta sottostante, con questi accorgimenti:

► Verificare che la soletta sia stagionata, con adeguate resistenze meccaniche, priva di polvere e di parti friabili e adeguatamente irruvidita;

► Prima di realizzare il massetto, verificare nel caso in cui sia prevista la posa di rivestimenti sensibili all’umidità, che essa non sia superiore a quella minima richiesta per questi tipi di pavimenti e che non vi sia presenza di umidità di risalita.

I massetti radianti

Con questo termine sono indicati i massetti galleggianti che incorporano nello spessore dei tubi, che formano spirali o serpentine, percorsi di acqua calda o fredda in base alla stagione. L’acqua all’interno ha solitamente temperature comprese tra i 30°C e 40°C quando l’impianto svolge una funzione riscaldante, e tra i 15°C e i 18°C per ottenere l’effetto di raffrescamento. Le serpentine sono sovrapposte a pannelli isolanti in modo da irradiare solo nella direzione dell’ambiente da riscaldare/raffrescare.

In fase di progettazione, si deve prevedere che lo spessore minimo del massetto in sabbia e cemento sopra le serpentine sia almeno di 3,5 cm e che sia armato di una rete zincata a caldo o di fibra in funzione dello spessore totale e dei carichi previsti (salvo nei casi in cui si volessero utilizzare massetti ad alta resistenza e basso spessore 0,5-2 cm).

Se hai bisogno di massetti a regola d’arte per pavimentazioni civili, industriali, interne o esterne, affidati a Veneta Massetti, da più di 20 anni gli specialisti del tuo massetto.

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